Democrazia Progettuale è un Sistema di crescita basato sullo sviluppo di progetti, possibilmente innovativi, in cui tutti sono chiamati a contribuire, lavorando insieme verso obiettivi condivisi. 

La Democrazia Progettuale vuole stimolare la nascita di PROGETTI, quali fattori fondamentali per lo sviluppo, resi maggiormente efficaci dalla nascita di creatività collettiva e dalla ricerca di sinergie (progettuali, collaborative, professionali, produttive).

 

E' un sistema che si basa sulla forza del gruppo - possibilmente numeroso e quanto più eterogeneo - quale propulsore per lo sviluppo di idee e creatività, che garantisce un contesto realmente democratico e meritocratico poichè tutti possono esprimersi ed evidenziare capacità, necessità e aspettative; sia in fase di determinazione degli “obiettivi” che nella realizzazione di un progetto.

Il "progetto" nella Democrazia Progettuale può essere definito come il “disegno” - possibilmente condiviso - di un percorso logico e articolato, con elementi di novità/innovazione, per soddisfare un’esigenza specifica o per produrre crescita, individuale o collettiva.


La Democrazia Progettuale vuole favorire una crescita duratura e, quindi, necessariamente sostenibile.

 

Al suo interno vi sono quindi principi etici orientati ad uno sviluppo il più possibile equo e rispettoso delle persone, del contesto e dell’ambiente.

 

La Democrazia progettuale può essere applicata sia all’interno di un gruppo che all’esterno, ma sempre in funzione di progetti o azioni che stimolino l’impegno comune per il conseguimento di uno o più obiettivi di crescita di tutte le parti coinvolte.

 

Ad esempio, un’azienda può adottare la Democrazia Progettuale per lo sviluppo di un programma di crescita (interna) che preveda la definizione di nuovi prodotti, l’ottimizzazione di tecniche produttive, il potenziamento della rete di vendita o la riqualificazione di un magazzino inutilizzato, coinvolgendo tutti dipendenti e chiedendo loro di partecipare ad un lavoro collettivo di brainstorming per fornire indicazioni, idee, competenze specifiche. Questo, sia per renderli maggiormente partecipi alla vita aziendale che per stimolare la nascita di idee potenzialmente innovative.

 

La stessa azienda potrà poi sviluppare un programma di crescita (esterna) e coinvolgere la sua clientela in un lavoro congiunto finalizzato al miglioramento del rapporto Cliente/Fornitore attraverso la ridefinizione di accordi commerciali, la rimodulazione di alcuni prodotti specifici o della modalità di fatturazione, di consegna, e così via, al fine di individuare un "punto di incontro" in grado di soddisfare le parti e di consolidare il rapporto di collaborazione.

 

Democrazia Progettuale significa quindi anche dialogo fra chi progetta e produce beni e servizi (produttori) e coloro che ne fruiscono (consumatori) allo scopo di cercare maggiori “punti di contatto” fra le rispettive esigenze e un auspicato miglioramento della qualità dei prodotti/servizi e, non per ultimo, anche dei prezzi, applicati troppo spesso con logiche eccessivamente speculative.

 

I consumatori (cittadini e imprenditori) sono infatti troppo spesso penalizzati, specie riguardo a prodotti bancari, assicurativi, petroliferi, energetici, etc..

 

Dovrebbero invece diventare "soggetti attivi" ed esprimere con maggiore forza le loro esigenze orientando una domanda in grado di favorire un miglioramento delle condizioni, utili alla crescita e allo sviluppo.